OLIO E ACETO
42 mila ettari di territorio coinvolto. Cinque di varietà di olive: Bosana, Tonda di Cagliari, Nera di Gonnos, Semidana, Nera (di Oliena, di Villacodro e Ogliastrina). Un clima particolarmente favorevole che alterna piogge autunnali e primaverili ad estati caldi prive di precipitazioni.
L’ulivo, pianta simbolo del Mediterraneo presente su tutto il territorio sardo. Un legame antico testimoniato dai tanti toponimi di ordine latina legati all’olivocoltura. Oliena, Ogliastra, Parteolla.
Si dice che i nuraghi estraessero l’olio dagli ulivi selvatici per alimentare le torce.
La dominazione spagnola, poi, introdusse esperti dell’innesto e alcune varietà ancora oggi coltivate. I Piemontesi, in seguito, incrementarono e incentivarono la produzione.
Coltivazioni naturali, varietà locali autoctone, particolare attenzione dedicata alla raccolta e alla molitura danno vita ad un olio sardo di grande qualità.
Uliveti trattati con mediati di coltivazione tradizionali, quindi olive sarde tipiche, gestione del suolo minimale, assenza di irrigazione e potature rare per una produzione di altissima qualità.